Posizionarsi tra i primi risultati dopo una ricerca su Google è molto importante per qualsiasi sito web, permette di avere più visite e di conseguenza di aumentare le vendite di beni o servizi.
Qualsiasi azienda desidera apparire in prima pagina su Google e per questo spesso si rivolge a degli specialisti nella SEO, la search engine optimization. Quando si parla di SEO ci sono due fondamentali aspetti o approcci da tenere in considerazione, quello interno e quello esterno al sito. Sarà importante effettuare un’attenta ottimizzazione interna (on-site) curando qualità ed originalità dei contenuti, analizzando e ottimizzando la struttura del sito e l’esperienza utente, cercando di aumentare prestazioni e velocità e molto altro ancora.
Ci sono però anche importanti fattori esterni (off-site) che vanno presi in esame e sui quali se possibile bisogna intervenire. Uno dei più noti e rilevanti è senza dubbio la presenza di siti che linkano il proprio. Semplificando al massimo, più siti ci linkano/segnalano, più Google, a parità di altri fattori, tra i quali anche quelli succitati, considererà il nostro sito come interessante e quindi meritevole di una posizione più alta nelle sue SERP, search engine results page.
Nel tempo però le cose sono cambiate e il lavoro dei SEO s’è complicato non poco. I link da soli oggi, spesso non bastano più. Google ha sistemi sempre più sofisticati per capire se un link è naturale o magari è frutto di scambio o di compravendita. I link “artificiali” messi li apposta per cercare di fregare l’algoritmo di Big G, manco a dirlo non sono ben digeriti e possono fare più male che bene al posizionamento, stesso dicasi per i link provenienti da siti di bassa qualità o autorevolezza, o completamente fuori target rispetto al nostro sito. Se siamo un hotel e un portale di viaggi ci linka questa è una cosa positiva, ma se a linkarci è un sito che vende cibo per cani, quel link potrebbe avere peso uguale a zero o addirittura in alcuni casi arrivare a danneggiarci.
C’è poi un aspetto fondamentale e che troppo spessi viene sottovalutata quando si parla di SEO, si tratta della reputazione. Un sito che è considerato affidabile si posiziona prima e meglio di altri dalla dubbia autorevolezza o serietà. Allo tesso modo link provenienti da siti autorevoli e con una buona reputazione, sono ben visti da Google che da loro maggiore peso. Come si può fare per avere una buona reputazione. Lavorare con serietà e continuità è il primo passo. Anche prestare sempre attenzione alla sicurezza è importante, così da evitare attacchi hacker che possono manipolare le pagine del nostro sito e magari usarle per veicolare codice pericoloso. Un sito che fa circolare virus e simili di certo non si fa una buona reputazione.