Il problema della sicurezza informatica sta diventando sempre più importante nel nostro come in tutti gli altri Paesi del mondo; i dati più recenti, infatti, indicano che gli attacchi informatici verso i privati, le aziende e le strutture pubbliche sono in continua ascesa.
Con l’espressione “attacchi informatici” (o cyberattacchi) si fa riferimento a tutte quelle azioni che singoli organizzazioni criminali mettono in atto per colpire reti informatiche, computer, dispositivi elettronici di vario tipo ecc.
Quali sono gli scopi degli attacchi informatici?
Gli scopi degli attacchi informatici possono essere molteplici; molto spesso, soprattutto nel caso di cyberattacchi a privati, alla base c’è una motivazione economica; il classico caso è quello dei ransomware, particolari tipi di virus che, di fatto, prendono il controllo del computer, crittografano i dati in esso contenuti e chiedono un riscatto al proprietario per ripristinare il normale funzionamento del dispositivo.
Un altro tipo di attacco informatico è il famigerato phishing; si tratta di un tipo di truffa grazie alla quale un malintenzionato tenta di ingannare un utente convincendolo a fornire alcuni dati personali (per esempio i codici di accesso al proprio Internet banking) allo scopo di sottrargli denaro. Spesso questo tipo di attacco viene condotto tramite e-mail, anche se possono essere sfruttati altri mezzi.
Non sempre gli attacchi con virus o altri malware hanno un movente truffaldino in senso stretto; le finalità, per esempio, possono essere lo spionaggio industriale o un atto dimostrativo contro un’istituzione pubblica.
A prescindere dalle motivazioni, una cosa è certa: chiunque utilizzi dispositivi come pc, notebook o smartphone per navigare in Rete deve necessariamente e seriamente prendere in considerazione una valida protezione contro gli attacchi informatici.
Come ci si protegge dai cyberattacchi?
Come proteggersi dagli attacchi informatici? Il consiglio, ovviamente, è quello di dotarsi di un antivirus, ovvero un software che agisce scansionando di continuo i dispositivi sui quali è installato per ricercare e rimuovere virus, malware e altre minacce di tipo informatico.
Parlando di cybersicurezza non si può citare il celeberrimo antivirus Norton, un software antivirus al quale anche Wikipedia dedica una pagina vista la sua importanza anche storica; presente sul mercato dal 1991, si è sempre più evoluto nel corso del tempo ed è in grado di individuare ed eliminare dai dispositivi infetti minacce quali virus, worm, trojan, spyware, adware ecc.
Sul web si trovano anche versioni di software antivirus a uso gratuito; senza voler togliere nulla a questa tipologia di programmi, è importante sapere che pur essendo validi per una protezione base, non sono ovviamente in grado di proteggere i dispositivi da minacce informatiche più avanzate e sofisticate.
Chi lavora sul proprio computer o comunque lo utilizza per archiviare dati sensibili e di notevole importanza dovrebbe optare per una più sicura soluzione a pagamento. Si tratta di un investimento alla portata di tutte le tasche e che può proteggerci da minacce che potrebbero venirci a costare molto caro, in termini sia di tempo che di denaro.
Le soluzioni a pagamento richiedono ovviamente una procedura di rinnovo alla scadenza che può essere annuale o pluriennale; in genere quest’ultima soluzione permette un certo risparmio.
Rinnovare il proprio abbonamento a un software antivirus è piuttosto semplice; una procedura molto veloce, per esempio, è quella di scrivere sulla casella di ricerca di Google un’espressione del tipo “Norton rinnovo” per essere condotti alla pagina che ci guiderà nella procedura.
Nota – Vale la pena specificare che l’espressione “antivirus” è abbastanza riduttiva; più modernamente si dovrebbe parlare di antimalware; i virus infatti sono malware, ma non tutti i malware (software malevolo) sono virus… Fatto sta che il termine antivirus è talmente entrato nel linguaggio comune che molto spesso la si utilizza per indicare genericamente tutti quei software che sventano minacce informatiche, virus o no che siano.