Il bonus elettrodomestici è un’agevolazione fiscale che consente di recuperare il 50% degli acquisti per mobili ed elettrodomestici, tramite rimborso sulla dichiarazione dei redditi. La norma, già presente per gli acquisti del 2019 e del 2020, è stata prorogata dalla legge di bilancio anche per gli acquisti del 2021.
Per il bonus elettrodomestici 2021 è stato poi innalzato il tetto di spesa, che passa da 10.000 a 16.000 euro e viene restituito in 10 rate annuali di pari importo come sconto Irpef sul modello 730 o modello redditi persone fisiche.
Si tratta di un’opportunità ghiotta per chi desidera comprare elettrodomestici di ultima generazione, aumentando l’efficienza in casa. Quando si procede all’acquisto, è importante assicurarsi di avere tutte le garanzie sull’assistenza e la manutenzione, così da non avere disagi in una futura richiesta di intervento. Servizi di assistenza come SulSicuro possono essere un valido aiuto nella ricerca delle modalità di assistenza sul territorio nazionale, con anche un elenco di marchi convenzionati.
I requisiti per il bonus elettrodomestici
Possono richiedere il bonus mobili ed elettrodomestici tutti i contribuenti che stanno effettuando lavori di ristrutturazione nella propria abitazione. L’agevolazione si può ottenere anche se il contribuente ha chiesto di cedere il credito o di usufruire dello sconto immediato in fattura per il progetto di recupero edilizio.
Tra gli interventi che danno diritto al bonus, che vale sia per i singoli appartamenti sia per parti condominiali, sono quelli di manutenzione straordinaria come realizzazione di infissi con cambio dell’infisso o sostituzione del materiale, installazione di ascensori, realizzazione di scale interne, rampe e recinzioni e realizzazione di servizi igienici. Rientrano poi negli interventi compatibili con l’agevolazione tutti i lavori che riguardano il restauro conservativo dell’edificio, l’efficientamento energetico e la ristrutturazione edilizia.
Tipologia di acquisto
La detrazione del 50% viene riconosciuta per l’acquisto di mobili nuovi, ad esclusione della pavimentazione, delle porte e dei complementi d’arredo, e dei grandi elettrodomestici con classe energetica non inferiore alla A+, A per forni e lavasciuga. La classe energetica degli elettrodomestici si trova nell’etichetta energetica.
Da marzo 2021, l’etichetta è cambiata e la vecchia classe A adesso corrisponde a B o C. Non lasciatevi dunque confondere quando effettuerete l’acquisto, ma chiedete informazioni al personale o cercate la corrispondenza giusta, onde evitare di acquistare un elettrodomestico non compatibile con il bonus. Al momento non ci sono aggiornamenti in merito da parte dell’Agenzia delle Entrate, ma entro l’anno pubblicherà sicuramente una nuova linea guida per aggiornarsi in merito a questo cambiamento.
La documentazione
Per ottenere il bonus mobili ed elettrodomestici, come spiegano le linee guida dell’Agenzia delle Entrate, bisogna effettuare pagamenti con carta di credito o debito, oppure bisogna effettuare un bonifico. Non è consentito il pagamento con assegni e contanti. La causale del bonifico deve contenere tutti i dati del contribuente, dell’azienda presso la quale si è effettuato l’acquisto e la corretta causale, al fine di facilitare le operazioni di riconoscimento del contributo. Al momento della dichiarazione vanno comunicati tutti i dati al commercialista o nell’apposita sezione delle agevolazioni per procedere alla richiesta.
Una volta riconosciuto il bonus, sarà l’Agenzia delle Entrate a ripartire in 10 rate annuali di pari importo il totale del rimborso, scalando dall’Irpef dovuta. Dal 2018 è inoltre obbligatorio caricare sul sito dell’Enea tutti i dati relativi agli acquisti degli elettrodomestici che rientrano nel bonus. Una mancata trasmissione del dato non implica tuttavia la perdita del bonus.