Alexa e Google Home sono tra gli assistenti vocali più usati in Italia. Molti non avrebbero mai scommesso su questa tecnologia, che invece sta prendendo rapidamente piede rendendo le nostre case sempre più “intelligenti”. Parlare con Siri, Cortana o Google su cellulare è ormai una cosa normale, per magari far comporre all’assistente un numero di telefono mentre siamo alla guida dell’auto o per far partire la riproduzione della nostra canzone preferita. Pare poi che sempre più ricerche su Google o internamente a YouTube avvengano usando la voce e non digitando.
Parlare con il proprio smartphone è normale e ormai siamo anche abituati al fatto che ci risponda, con una voce, spesso femminile, un po’ metallica, ma tutto sommato gradevole. Il fatto che soluzioni di questo tipo escano dal telefono e possano essere usate in casa, magari per interagire con le luci della camera o con l’antifurto, è senza dubbio un ulteriore passo in avanti. Molti però si chiedono quanto effettivamente possano essere utili gli assistenti come Alexa e Google Home. Fanno cose che alla fine potremmo fare da soli con un paio di click. Possibile che siamo diventati così pigri?
In realtà i possibili utilizzi di queste tecnologie sono ancora in gran parte difficili anche solo da immaginare e potrebbero veramente avere un impatto significativo sulla nostra vita, tanto magari da arrivare a salvarcela, letteralmente. Alcuni ricercatori dell’Università di Washington hanno ideato un sistema di intelligenza artificiale che permette agli smart speaker, come Alexa di Amazon, di riconoscere il respiro agonico, un particolare sintomo dell’arresto cardiaco. Una volta identificato il sintomo, il dispositivo potrà avvisare chiunque si trovi nelle vicinanze, affinché presti il primo soccorso. In caso di mancata risposta, l’assistente virtuale chiamerà in automatico il numero d’emergenza.
L’arresto cardiaco è una delle principali cause di morte in praticamente ogni parte del mondo. Il rischio di morte, così come quello di gravi conseguenze per la salute in caso di sopravvivenza, si riducono in maniera estremamente significativa se c’è una diagnosi rapida, seguita da un tempestivo intervento. Alexa, Cortana e gli altri potrebbero presto vigilare sulla nostra salute e non solo semplificarci la vita, ma magari addirittura salvarcela.